GWENSTIVAL CONCERTS REVIEW PART III

Ultimo post per il Gwenstival 2011.
Ci sono meno video per le ultime due serate, venerdì 3 giugno al Molino è successo qualcosa che non ho mica ben capito, sta di fatto che sono riuscito a scaricare dalla scheda solo due su cinque files video. Bah…

Saltando quindi i primi tre gruppi, ZAPOPPIN’ dall’UK, DANS LA TENDE dalla Svissera e i CAMILLAS dall’Italy (può darsi che di questi utimi riesco a recuperarne il video ma non ne sono sicuro…ne avrei comunque un altro in serbo ma non renderebbe l’idea della figata di gruppo che sono) si è assistito ad una serata davvero calda, Molino stra pieno, bella gente, non quella disgraziata come noi…né quella messa male, insomma un bel party, bei concerti, buona birra, una bella serata.
Passo dunque direttamente alla “star” americana, BOB LOG III, una one man band blueseggiante e surreale. L’individuo indossava un casco con vetro scuro dal quale fuoriusciva una cornetta telefonica adoperata a mò di microfono, figo. Un simpatico elemento in pieno stile american che ha fatto danzare reggiseni e gambette per tutto lo show nella sala concerti del CS()A.

I CAMILLAS sono quelli che ho adorato di più, un italo disco demenziale che si rifà anche allo stile da colonna sonora di cartoni animati giapponesi degli anni ’80 (un infanzia mai superata quella del duo italiano), infatti anche il loro show è stato strepitoso, divertentissimi e bravi con le musichette e i loro strumenti, hanno scaldato mica male l’ambiente in Fiaska. Non so se hanno dei video sul tubo che potrebbero darvi un’idea, io non ho ancora visto niente ma lo farò subito, consiglio di andare ad ascoltarveli in attesa di forse poter ottenere un video del concerto.

A scaldare sul serio la Fiaska con l’ultimo show è stato lo svizzero SEXOMODULAR, una nave spaziale di effetti, consoles, lucine, tastiere, tastini e theremin (che Schlafi ha suonato alla grande!). Un astronauta futuristico che ha bombardato la sala di ammore technologico facendo viaggiare tutti quanti, persino il sottoscritto si è fabbricato un drummino corretto per assaporare con allegria il sound modulare sessuale.

È arrivato il sabato, l’ultimo giorno, si comincia a sentire la stanchezza, cinque giorni di musica non sempre facile da cogliere ma che ha dato diversi stimoli e la possibilità di conoscere diversi gruppi internazionali e nazionali, così come il primo gruppo di Sabato 4 giugno, di ritorno ai Magazzini FFS, i MRS. BURROUGHS sembrano essere una versione romanda dei JOY DIVISION, ridotta ad una formazione a due con chitarra, basso e tastiera, per gli amanti dei suoni wave e dark britannici dalle atmosfere disagiate e tormentate questi saranno una bella chicca.

HUBESKYLA è stato il gruppo più potente a livello di sound, due chitarre e batteria, strumentali, ampli Orange e tanta carica, cribbio mi hanno fatto godere, forse sono piaciuti un pò meno al pubblico “di massa”, sicuramente perché troppo pesanti a lungo andare per chi non mastica sonorità Stoner Rock o Heavy in generale. Gustateveli in 1280×720 pixels.

Ecco che arriviamo ad uno dei gruppi che ha fatto più scena in diversi sensi. I giovani francesi di Belleville si fanno di alcol a manetta prima di suonare, attitudine punk rock al 100%, il look modaiolo indie post che cazzo per sembrare più british. Fanno dei pezzi che ci stanno, indie punk disagiato e screamato alla panna di bile e saliva. Microfoni ingoiati, sputi di birra e sgaio dove capita, risate isteriche per sfogare un bisogno di sfogo e di rabbia da sprigionare. Il tipico gruppo che fa casino, fa schifo, sbocca sul palco (cosa successa per davvero!) e piace alle ragazzine. Alé! CHATOLIC SPRAY, uno spettacolo.

Penultima band! ZA! dalla Spagna, un altro duo. Batteria, voci campionate e chitarra. Questi di jam se ne intendono e sanno dimostrare che possono fare un bel concerto insieme prendendosi anche la libertà di improvvisare facendolo bene. Il sound è assurdo, sperimentale e arcaico ma hanno saputo dare spazio a momenti tranquilli e trascinanti. Vedete un pò voi, a me sono piaciuti abbastanza.

Per l’ultimo gruppo non ho niente da dire se non che li ho trovati un pò dei furbi. Uno show per chi ha voglia di stare sotto il palco a ballare senza pensare a niente, va benissimo così, hanno saputo intrattenere il pubblico a dovere, fatto danzare i soliti reggiseni e teste allegre. THE CHAP dall’Inghilterra. Buona visione. Vedremo l’anno prossimo cosa ci proporrà Radio Gwendalyn con un altro bel Gwenstival, l’alternativa vera alle open air da cover band, ciao!
GTH


GWEN CONCERTS REVIEW PART 2

Continuiamo l’avventura video/musicale della settimana del Gwenstivàl 2011.

Mercoledì 01 giugno comincio a sentire della stanchezza, siamo di nuovo al salotto Gwen, seconda serata, due gruppi. Il primo è un progetto poetico musicale molto particolare. I FEDORA SAURA sono in giro da circa un annetto, già sentiti nominare ma mai visti ne sentiti, eccetto per un video girato alla Fabbrica di Losone non so in quale occasione, quindi sapevo un pelino a cosa si sarebbe andati in contro. Lo show è parola, enfasi, disassonanze elettriche e teatro. Non saprei interpretare molto bene lo stile e il genere di questo duo, sono solo sicuro che si ritagliano un angolino di particolare riguardo nel vasto ma culturalmente limitato panorama underground musicale ticinese. È stato arduo decidere quale pezzo filmare per intero…


A chiudere la serata al Salotto Gwen c’era ZENO GABAGLIO, non ho nessun video per questo artista ticinese, il primo set è stata un improvvisazione con i “friends” che è durata decisamente troppo poco sebbene aveva dei momenti di jam free jazz ambient interessanti. In seguito si è esibito con FRANCESCA LAGO, la collaborazione è già nota a chi lo conosce anche solo di fama, io non avevo mai sentito niente proposto dai due ma stava cominciando a piacermi…poi hanno spento la luce “perché faceva più ambient” e io non ho potuto filmare un cazzo e avevo anche l’ultimo treno da prendere per tornare a casa. Sorry, no video.

Giovedì è ancora a Chiasso ma stavolta ai magazzini FFS, ex magazzini direi, un ampio spazio al coperto dove il suono si disperdeva un pò ma pompava mica male, situazione molto diversa dal salotto, qui siamo proprio ad un concerto. Io arrivo in ritardo perché avevo cominciato a prendere l’abitudine dell’orario tardivo del salotto invece cominciano prima delle nove. Riesco a sentirmi gli ultimi pezzi dei SUPERTEMPO, un gruppo italiano, un pò punk anni ’90, un pò Rock’n’roll, boh, hanno della carica ma non mi stimolano, li trovo un pò così.


Con THERE WILL BE BLOOD arriva una chicca, un gruppo che era da scoprire. Anche loro dall’Italia propongono dei pezzi che hanno del Desert Rock, mi piace, ci sono dei momenti di musica belli intensi, strumentali, hanno foga e carattere, me li gusto. Nel video un pezzo esemplare per la mia descrizione, enjoy.


La terza band è americana, sono tre tipe da San Francisco e la batterista dimostra subito che è lei quella che si fa sentire di più, sia con le bacchette che con la voce, pesta bene e molto pulito. Sono armoniose, hanno una bella presenza e i pezzi sono abbastanza trascinanti, forse un pò tanto trascinanti…Infatti la scaletta si trascina un pò, molti pezzi si assomigliano ma hanno un loro stile. Suonano quel che devono suonare, se la cantano, non si galvanizzano più di quel che basta ma va bene, sono tranquille eheh. GRASS WIDOW, nel video due pezzi carini.


Io faccio un pò dentro e fuori tra birini e drumini e l’ultimo gruppo non me lo sono ascoltato tutto ma a quanto sembrava erano i giusti headliners. Anche qui una tipa alla batteria che ha pestato mica male, siamo già su un altro genere, sempre nel pieno stile americano, c’è del folk che ricorda un pò i FLOGGING MOLLY, con quella vena un pò punk e post rock ma anche country forse (?)…che ne so, sono C. GIBBS & LUCINDA BLACK BEAR.


Intanto Seth Putnam (Anal Cunt) è morto, cosa che c’entra poco con l’articolo. Facciamogli l’eterno saluto anale, anche perché è stato sicuramente tra le maggiori influenze per cominciare con Insomnia Isterica. Per questo come aggiunta ai video e all’articolo mi prendo la libertà di condividere l’ultimo disco “Fuckin’ A” del 2010 che suona molto diverso da quello che si è stati abituati a sentire dagli ANAL CUNT (fatta eccezione naturalmente per “The Picnic Of Love”). Questo disco lo considero addirittura il più figo nella storia della band, penso che è l’unico loro album che ho ascoltato più volte nell’arco di poco tempo. Anal Rock’n’roll cuntcore!! Divertentissimo e godibilissimo, dateci un ascolto (grazie a Illogical Contraption Blog) e alla prossima ed ultima sessione di video del Gwenstivàl 2011. RIP Seth Putnam. Ciao.
GTH


GWEN CONCERTS REVIEW Part 1

Settimana scorsa si è svolto il secondo Gwenstivàl, festival radiofonico e musicale, per chi ha già visto qui nel post precedente avevo messo il flyer con i 20 gruppi che si sono esibiti in diversi luoghi sull’arco di tutta la settimana. L’anno scorso il festival si è svolto esclusivamente al CS()A il Molino di Lugano in una sola sera di aprile, quest’anno si sono portati decisamente oltre…Sulle onde FM era possibile ascoltare le trasmissioni di Radiogwen, la radio indipendente di Chiasso e per sei giorni si è potuto assistere a diversi concerti distribuiti tra Losone, Chiasso e Lugano.

Una settimana intensa e organizzata alla grande da parte di un collettivo che ha visto collaboratori, amici e conoscenti sbattersi un casino alle casse, ai bar, ai palchi e alla radio. La proposta musicale era di quelle che a Lugano si era già vista alle serate “Bilzo Balzo” nella Fiaska del Molino, con qualcosa in più e di alquanto inaspettato…

Lunedì 30 maggio si comincia alla Fabbrica di Losone, due gruppi, i concerti dovrebbero iniziare presto per finire alle 23:00. Iniziano i GaBLé dalla Francia verso le 21.00, il tempo di digerire i bratwurst e le luganighette Prix Garantie.

Questi sono fuori bene, come band che dà il via al Gwenstivàl ci si chiede cosa riserverà la settimana musicale! Tra l’uso variegato di strumenti e basi elettroniche lo show e lo shock iniziale sono stati sicuramente di impatto e hanno lasciato un segno in tutti gli spettatori. Molto divertente l’attitudine puerile teatrale messa in scena, sia nella presenza fisica che nella sperimentazione musicale proposta.

Il secondo è un duo svizzero tedesco, AD HOC, un lui e una lei, voce, violino e chitarra acustica. Molto folk, armonie e melodie un pò naïf e carine. Simpatici e trascinanti, ci si rende conto che il Gwenstival avrà di che deliziare i palati più variegati.

Martedì 31 maggio. Secondo giorno, si scende a Chiasso e non ci si smuoverà di lì fino a venerdì. Luogo dei concerti: Salotto Gwen, praticamente al penultimo piano dell’edificio dove risiede il noto Murrayfield Pub. Si bevono i birrini scuri, rossi e buoni, i bicchieri fanno su e giù dalle scale, dal pub al salotto dal salotto al pub. Cominciano THE BOMB & THE 85TH KOALA della regione di Chiasso, sentiti solo su myspace, dove mi sembravano un progetto “per ridere”, dal vivo spaccano abbastanza. Base di batteria elettronica, basso, chitarra e voce, alla fine un pezzo a due chitarre. L’ignoranza è la chiave di questo duo e sono carichi di groove. L’atmosfera del salotto non è di quelle da concertone, l’ambiente è tranquillo, la gente seduta sui divani, la luce è quella dell’appartamento e il palco è improvvisato con delle palette. Bello.

Secondo e ultimo gruppo del salotto di martedì i MOVINGROUND, band che non so quando ha vinto palco ai giovani, sono funky, suonano bene, sanno il fatto loro, un mix di sonorità crossover e rock’n’roll ’70s. Non mi entusiasmano alla grande, sicuramente anche perché è un sound già strasentito e forse un pò poco personale ma vabbè…guardatevi il video della canzone che porta il loro nome. Il prossimo post sarà dedicato ai gruppi di mercoledì e giovedì. Cheers!

GTH

radiogwen website


GWENSTIVÀL 2011 FESTIVAL RADIOFONICO E MUSICALE


Salotto Gwen + Magazzini FFS Chiasso / La Fiaska – CS()A Il Molino Lugano / La Fabbrica Losone

Gwenstival

Radio Gwendalyn